Il distacco temporaneo di lavoratori in Francia è diventato una pratica comune per molte aziende italiane che trovano una buona opportunità per fare affari nel mercato francese. Tuttavia, le società italiane che trasferiscono i propri lavoratori sono soggette a controlli rigorosi da parte degli uffici ispettivi. Pertanto, è assolutamente importante adottare una serie di misure al fine di evitare comportamenti che potrebbero essere ritenuti illegali in Francia risparmiandoci così una dolorosa sanzione.

Questo articolo mira a mettere in guardia dai rischi nei distacchi e nei subappalti in Francia.

Per poter lavorare in Francia, il lavoratore deve far parte del personale dell’azienda da almeno un mese prima della disposizione di distacco.

Prima di iniziare il distacco in Francia, deve essere ben chiaro che il dipendente deve percepire uno stipendio pari a quello che un lavoratore locale riceverebbe in una posizione equivalente. In tal modo, un lavoratore italiano dovrà percepire lo stipendio pari al Salario minimo francese durante la durata del suo distacco. Inoltre, il datore di lavoro sarà soggetto, durante il periodo di distacco dei propri dipendenti in Francia, al sistema di lavoro francese in materia di uguaglianza professionale, orari e condizioni di lavoro.

Dichiarazione preventiva di distacco

dipendenti in Francia

Prima di effettuare il distacco, la corrispondente dichiarazione preventiva deve essere elaborata in SIPSI verrà quindi ricevuta dall’ispezione del lavoro in Francia. Tale dichiarazione deve contenere le seguenti informazioni:

  • Visura camerale sulla società che opera il distacco.
  • Nome completo dell’amministratore dell’azienda che distacca.
  • Nome e indirizzo dell’azienda che subappalta.
  • Attività principale da svolgere in Francia.
  • Luogo esatto in cui i dipendenti eseguiranno la prestazione di servizi.
  • Data di inizio della prestazione e durata prevista (sempre inferiore a 2 anni).
  • Orario di lavoro dei dipendenti (secondo la legge francese).
  • Giorni di riposo settimanali.
  • Luogo di alloggio del dipendente.
  • Importo e modalità di pagamento al giorno.
  • Informazioni sui lavoratori distaccati: nome e cognome + data di nascita + nazionalità + data di conclusione del contratto di lavoro + residenza in Italia + qualifica professionale + lavoro in Francia + retribuzione mensile lorda in Francia.
  • Sapere se i lavoratori usano materiali pericolosi e, in tal caso, quali.
  • Se si tratta di un’attività regolamentata, CV o diploma del dipendente, ecc.

Nomina di un rappresentante in Francia

La società che distacca i lavoratori deve nominare un rappresentante in Francia, che fungerà da intermediario con l’Ispettorato del lavoro.

Il rappresentante deve parlare il francese e conservare tutti i documenti necessari all’ispettore del lavoro in caso di controllo sul territorio francese. Si consiglia inoltre di conservare l’atto di designazione del rapprresentante presso il posto di lavoro, a disposizione dell’ispettorato del lavoro.

Obblighi in Italia prima di iniziare il distacco.

L’amministrazione nazionale rilascerà un documento (A1) attestante che il lavoratore continua ad essere soggetto alla legislazione italiana in materia previdenziale, quindi la società deve continuare a versare contributi in Italia e non nel paese in cui opera il distacco.

La tessera europea di assicurazione malattia per i distaccati deve essere richiesta in Italia e almeno un lavoratore del personale deve rimanere in Italia.

Peculiarità nel settore delle costruzioni

Le imprese edili devono ottenere la carta di identità professionale obbligatoria BTP per ciascun lavoratore. Il costo di questa carta è di 10,80 euro per ogni card richiesta.

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