Il 30 luglio arriva la nuova direttiva sui lavoratori distaccati

lavoratori distaccati

A partire dal prossimo 30 luglio arrivano importanti cambiamenti nella mobilità internazionale sul lavoro con l’arrivo della nuova direttiva sui lavoratori distaccati.

La nuova direttiva modificherà principalmente quattro punti che spiegheremo di seguito.

La durata dei distacchi sarà limitata a 12 mesi

Innanzitutto, la durata massima del distacco sarà limitata all’accumulo di distacchi di diversi lavoratori per lo stesso posto di lavoro.

In questo modo, i lavoratori distaccati per sostituire altri già distaccati in Francia per la stessa posizione non possono superare i dodici mesi.

Variazioni del salario minimo per i lavoratori distaccati

D’altro canto, detto regolamento stabilisce anche che i lavoratori distaccati devono essere pagati come se un lavoratore francese fosse pagato in una posizione equivalente.

Di conseguenza, il salario minimo francese SMIC non sarà più applicato in relazione ai distacchi come si è fatto finora.

Ad esempio, secondo il contratto collettivo francese BTP, il salario minimo lordo annuale, che varia in base alla regione e alle funzioni lavorative assunte, è fissato tra i 19.853 e i 29.956 euro circa annui.

Poiché i salari minimi cambiano per regione, per lavoro e per Contratto collettivo, non è possibile offrire tutti i limiti in modo esaustivo.

Vi preghiamo di contattarci per scoprire i salari minimi previsti in ciascun caso.

Viaggi professionali o viaggi d’affari

I lavoratori temporaneamente inviati a lavorare in un altro Stato membro, ma che non forniscono servizi nello stesso, non saranno considerati lavoratori distaccati.

È questo il caso dei lavoratori che effettuano viaggi professionali (senza prestazione di servizi) per partecipare a riunioni, corsi di formazione, conferenze e fiere.

Di conseguenza, la direttiva sul distacco dei lavoratori non sarà loro applicabile e, pertanto, saranno esenti da requisiti amministrativi e misure di controllo.

Nuove sanzioni amministrative in caso di inadempimento

Infine, questo nuovo regolamento fissa nuove sanzioni che consentiranno all’ispezione di condannare la società a:

  • Non ottenere alcun tipo di aiuto pubblico.
  • Chiusura dell’azienda.
  • La sospensione dell’attività della società nel luogo di lavoro in cui è stata commessa l’infrazione.

La Francia revoca da oggi le misure di chiusura dei suoi confini

confini

Dato lo sviluppo favorevole della situazione sanitaria in Francia e in Europa e in conformità con le raccomandazioni della Commissione europea, la Francia revoca tutte le restrizioni al traffico sui suoi confini interni europei il 15 giugno per terra, mare e aria, perdendo quindi efficacia le misure adottate per combattere la pandemia di COVID-19.

Dal 15 giugno, i cittadini provenienti da paesi europei (Stati membri dell’Unione Europea, così come Andorra, Islanda, Liechtenstein, Monaco, Norvegia, San Marino, Svizzera e Vaticano) possono entrare nel territorio francese senza le restrizioni connesse alle misure contro il COVID-19. In particolare, i viaggiatori non dovranno più essere in possesso di un certificato di viaggio internazionale per entrare nel territorio francese. All’arrivo, anche le persone dell’area europea saranno esentate dal rispettare la quarantena di quindici giorni.
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La Francia pubblica ulteriori misure di controllo per le aziende che distaccano i propri lavoratori

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Il Ministero degli Interni francese ha pubblicato nuove misure di controllo per le aziende che trasferiscono i loro lavoratori in Francia durante l’epidemia di coronavirus COVID-19. Come si ricorderà, dalla fine di maggio la Francia ha autorizzato il distacco di lavoratori appartenenti all’Unione europea se tale missione di distacco non può essere rinviata.

Per consentire ai lavoratori distaccati di attraversare il confine, ora si è tenuti a portare con sé un certificato di distacco internazionale e una dichiarazione giurata che non presentano sintomi di infezione da COVID-19.
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Coronavirus | La Francia apre i suoi confini ai lavoratori distaccati

Coronavirus

Di fronte all’epidemia di coronavirus Covid-19, il governo francese ha adottato misure restrittive chiudendo i suoi confini all’ingresso di cittadini di altri paesi e sospendendo di fatto Schengen, ciò al fine di ritardare il più possibile la diffusione del virus nel suo territorio. Fino ad ora, l’ingresso dall’estero verso la Francia era autorizzato solo per determinate situazioni e per poche attività professionali, quali lavoratori transfrontalieri e vettori.

Oggi, il Ministero degli Interni francese ha annunciato una nuova eccezione: l’ingresso di personale distaccato in Francia come parte di un servizio internazionale e per attività che non può essere rinviata se si proviene dallo spazio economico europeo.

I dipendenti devono possedere un eccezionale certificato di viaggio internazionale, che può essere scaricato dal sito web del Ministero dell’Interno.

Nel caso in cui i lavoratori distaccati debbano spostarsi nel territorio francese, in luogo distante oltre i 100 km dal sito ove v’è l’alloggio, deve essere rilasciato un altro certificato di spostamento.

Ovviamente, le misure temporanee causate dal coronavirus non esentano le aziende dal rispettare gli altri requisiti legali richiesti dalla normativa francese in materia distacco intracomunitario, come la nomina di un rappresentante o una notifica prima di viaggiare in SIPSI.

Se hai domande o hai bisogno di ulteriori informazioni, ti preghiamo di contattarci qui.

CORONAVIRUS IN FRANCIA. Requisiti e limitazioni per il distacco di lavoratori

coronavirus

La grave crisi sanitaria causata dal COVID-19 ha innescato lo stato di allarme in gran parte dell’Europa, con conseguente chiusura delle frontiere e limitazione dei viaggi. Una tale eccezionale situazione solleva dubbi, anche di carattere legale, nelle società straniere all’atto del distacco dei lavoratori in Francia.

Il governo Macron sta applicando misure dirette a frenare la pandemia cercando un equilibrio tra la protezione della salute pubblica e il sostegno dell’attività economica del Paese. In questo contesto, il distacco dei lavoratori è autorizzato quando strettamente necessario (non essendo possibile il telelavoro).
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