La vicinanza del mercato francese rappresenta una opportunità di business per le imprese italiane del settore della costruzione lì dove può risultare addirittura più facile effettuare lavori in territorio transalpino piuttosto che in Italia. Tuttavia, la Francia richiede particolari adempimenti burocratici mediante certificazioni ed è quindi necessario ben conoscere come muoversi e come lavorare nel paese.

E’ questo un mercato nel quale è facile fidelizzare i clienti, i quali preferiscono non cambiare l’impresa appaltatrice a meno che non si riscontri un particolare vantaggio nel rapporto qualità-prezzo. Un aspetto importante è rappresentato dal fatto che le imprese italiane godono di una buona immagine.

Per lavorare in Francia non è obbligatorio costituire una società nel paese, si possono realizzare progetti distaccando proprio personale: la legislazione francese lo consente, tuttavia obbliga a svolgere taluni stringenti adempimenti in materia fiscale, assicurativa, in tema di certificazioni …

Settore edile

In linea di massima non vi sono problemi per il distacco in Francia di un lavoratore italiano con residenza in Italia. L’amministrazione francese consentirà che egli possa lavorare in Francia sempre che vi sia un regolare contratto, alla scadenza del quale il lavoratore dovrà tornare nel paese di residenza. Tra le formalità previste per il distacco si segnala la presentazione di una dichiarazione preventiva, indicando il periodo del distacco in Francia, nonché ulteriore documentazione. Inoltre tutti i lavoratori distaccati in Francia debbono percepire lo stesso stipendio dei lavoratori francesi impiegati nelle stesse attività e con lo stesso orario di lavoro.

A seguire, elenchiamo gli atti da porre in essere nella procedura per il distacco dei lavoratori in Francia nel settore edile:

1.- Comunicare il distacco prima del suo inizio

Prima di avviare il distacco di un lavoratore in Francia occorre comunicare via internet sulla piattaforma SIPSI il luogo dove verranno eseguite le opere. Per questo dovrà registrarsi l’impresa sul seguente link (CLICCARE QUI) e compilare il modello di dichiarazione per ciascuno dei lavoratori distaccati.

2.- Ottenimento della carta BTP

Si tratta di una card professionale che debbono possedere tutti i lavoratori edili e negli appalti pubblici, documento che dev’essere a disposizione degli ispettori del lavoro quando richiesto.
La richiesta avviene effettuata sul portale cartebtp.fr, al costo di €10,80 per ciascun lavoratore, e dovrà allegarsi la “déclaration préalable de détachement” la quale è da richiedere prima di ogni distacco sul portale SIPSI.

Potrà saperne di più sulla carta BTP consultando questo articolo (CLICCARE QUI).

3.- Designazione di un rappresentante in Francia

L’impresa italiana dovrà designare un rappresentante legale in Francia che curi i rapporti tra la società e le autorità francesi. Tale rappresentante deve disporre di tutta la documentazione che potrà essere richiesta dall’Ispettorato del lavoro, quali:

  • Modello A-1 di ciascun lavoratore;
  • Visura camerale di iscrizione nel registro delle imprese italiano;
  • Durc;
  • Licenza per la realizzazione delle particolari opere a realizzarsi;
  • Certificato medico italiano attestanti esami equivalenti a quelli richiesti in Francia.

Quando la durata del lavoro sia superiore a un mese, il dipendente distaccato dovrà ricevere una busta paga (“bulletin de paie”) o documento equivalente, in francese, dalla quale deve constare quanto segue:

  • Salario dovuto (incluso il pagamento delle ore straordinarie);
  • Periodi e orario di lavoro;
  • Festivi e giornate di permesso;
  • Condizioni di soggezione a fondi retributivi per ferie, sussidi per giornate per condizioni meteo, se esistenti nel paese di origine.
  • Ccnl applicabile.

I dipendenti italiani distaccati non hanno necessità di permesso di residenza, tuttavia è bene verificare che l’impresa non impieghi anche lavoratori extracomunitari, quali latinoamericani, provenienti da paesi africani, etc.

Qualora si abbia residenza italiana e si è in organico da almeno un mese è possibile il distacco in Francia per la realizzazione di un’opera senza richiedere documenti per residenza francese se il lavoro ha durata inferiore ai 3 mesi.Qualora, invece, la permanenza sia superiore ai tre mesi occorre richiedere un permesso provvisorio di residenza presso la Prefettura di Polizia del competente dipartimento.

E’ da considerare che la legislazione francese fa sempre riferimento ai “lavoratori assunti regolarmente”, ossia a quei dipendenti assunti almeno un mese prima della data del distacco. Non è possibile contrattare col fine esclusivo di realizzare opere sul territorio francese.

4.- Iscrizione della società in “Caisse de Congés Payés”

Tutte le imprese edili italiane che distacchino lavoratori in Francia dovranno registrarsi presso la Caisse de Congés Payés e intemperies.

Tale Cassa è un’ente che garantisce i pagamenti delle ferie degli edili nonché la corresponsione di sussidi in caso di inclemenza delle condizioni meteo. Le imprese edili debbono versare contributi alla Cassa, indipendentemente dal periodo di permanenza in Francia, può trattarsi di un giorno o di un tempo più lungo.

In tal modo l’impresa rimane registrata alla Cassa, ad essa vanno comunicati tutti i distacchi dei singoli lavoratori e i corrispondenti formulari.

I versamenti sono mensili, se il numero dei lavoratori distaccati è inferiore a 10, i versamenti potranno effettuarsi a termine del distacco. Mensilmente vanno inviate dichiarazioni con il monte salariale percepito da ciascun lavoratore durante il distacco, in modo da poter calcolare il pagamento.

Alla conclusione dell’opera si deve richiedere il riscatto delle ferie maturate durante il distacco e per le quali si sono versati i contributi.

5.- Osservare i contratti collettivi francesi di settore

In caso di distacco temporaneo in Francia nell’ambito di una prestazione transnazionale di servizi si è tenuti ad osservare la legislazione nazionale e il contratto collettivo applicabile al settore, particolarmente nelle seguenti materie:

  • Tempo di lavoro;
  • Salario;
  • Parità di trattamento, nessuna discriminazione e altri diritti fondamentali;
  • Protezione lavorativa dei minori;
  • Protezione in materia di rischi lavorativi.

Diritti allo sciopero e alle riunioni. Il salario minimo nel settore edile è regolato dal Contratto collettivo operante in ambito regionale. I Contratti collettivi francesi si possono consultare nel server: http://www.legifrance.gouv.fr

L’orario legale di lavoro è di 35 ore settimanali, potendo anche essere ampliate. Il salario minimo in Francia, nel 2018, era pari a euro 1.498,47, importo lordo, mensile. È consentito lo straordinario con un tetto massimo di 48 ore alla settimana con costi addizionali del 25% fino alla 43^ ora e del 50% dalla 43^ alla 48^ ora. Non può superarsi un orario di 44 ore settimanali per più di 12 settimane.

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